Qualità e affidabilità dei prodotti è, da sempre, una delle nostre caratteristiche principali, obiettivo che i nostri ingegneri progettisti perseguono ogni giorno con verifiche e test effettuati in maniera continuativa.
In questo caso si voleva verificare l’affidabilità di alcune rilevazioni della strumentazione a bordo di Oxygen confrontandola con strumenti in classe A secondo la norma CEI EN 61000-4-30, montati uno sullo stadio di ingresso ed uno sullo stadio di uscita di un Oxygen 500-10-40 installato e perfettamente funzionante presso il nostro stabilimento di produzione. Gli strumenti per il confronto sono due LINETRAXX PEM735 di Bender, gli orologi di ciascuno sono sincronizzati con quello del pannello di Oxygen.
Scopo del test è la verifica della correttezza e precisione della rilevazione dei buchi di tensione, che, contrariamente a quanto si pensa, si verificano spesso anche su linee elettriche ritenute di buona qualità quali quelle italiane.
Abbiamo individuato un buco di tensione monofase in ingresso sulla fase 2. In questo caso la fase 2 ha una tensione residua dell’88,54%.
Vogliamo qui ricordare che si definisce buco di tensione una variazione di tensione a partire da -10% della nominale fino al -95% (ovvero tensione residua 5%) con durata da 10ms a 1 minuto.
Puntualmente, anche nel pannello operatore montato a bordo di Oxygen rileviamo l’evento.
A questo punto Oxygen interviene a compensare il buco, infatti, nel periodo di tempo in cui si è verificato l’evento, lo strumento in uscita non rileva nessun buco di tensione.
Oxygen è disponibile in due modelli:
- Oxygen 10-40 (da 200 a 3200kVA) con compensazione della tensione in ingresso ±10% (continua) e compensazione dei buchi di tensione fino a -40% della tensione nominale per 1 minuto.
- Oxygen 15-50 (da 200 a 2000kVA) con compensazione della tensione in ingresso ±15% (continua) e compensazione dei buchi di tensione fino a -50% della tensione nominale per 1 minuto.